Le mie sculture nascono spesso come inevitabili appendici di meditazioni su alcuni aspetti della vita, dell’essere, del sognare, del pensare. Altre volte dall’osservazione della “realtà” o “illusione” del creato, dal desiderio di interpretarlo con chiavi di lettura e occhi diversi dal comune modo di vedere le cose e da schemi pregiudiziali e preconcetti.
Ancora scaturiscono da suggestioni e sentimenti nati “per caso” a delineare forme inconsuete, espressioni manifeste dell’animo più che della mente senziente.Tutte, in ogni caso, hanno una propria “coscienza” e sono senza dubbio reali almeno quanto il sogno o la fantasia che le ha generate.